Rinascita interiore
Con la primavera, momento dell’anno in cui la terra si risveglia, ricomincia il ciclo della vita e delle stagioni, torna la vitalità, l’entusiasmo e l’energia.
Secondo la Medicina Cinese, il corpo si trasforma transitando da uno stato tranquillo verso uno stato di movimento e creatività; se siamo riusciti a fare tesoro delle energie dell’inverno potremo vivere armoniosamente questo cambiamento.
L’elemento/movimento legato a questo periodo è quello del Legno. La qualità del legno è la duttilità, la capacità di flettersi e di ritornare alla forma iniziale; il legno tende all’apertura, all’espansione, all’esteriorizzazione. L’organo correlato alla primavera/legno è il Fegato (insieme a vescica biliare) visto non solo per la funzione puramente fisiologica ma anche per le qualità emotive e spirituali. Il Fegato è considerato il generale del nostro organismo che pianifica, progetta gestisce le difese con un’energia molto forte, quella del vento e della primavera. Un’energia impetuosa, in crescita, che tende a muoversi verso l’alto; un movimento dinamico di espansione che si protende verso il cielo, regno dello Yang.
La Primavera è dunque il momento in cui è necessario rinnovarsi per esprimere sé stessi; così come un seme usa la sua energia per germogliare e uscire dalla terra, così noi possiamo rinascere, con un’energia fluida e forte, un’energia giovane, attiva e creativa in costante espansione.
Il potere della Primavera è delicato eppure persistente, pieno di potenziale creativo; il potere dell’essere e del divenire, la capacità di pianificare e progettare. Lasciamo che questa energia permetta ad ognuno di seguire la propria natura e diventare più sé stesso, esprimendo chiaramente le proprie esigenze interiori e i propri desideri, rendendo più flessibili corpo e mente.
Uno degli esercizi taoisti da me preferiti è quello delle “Farfalle che volano in coppia”. Si ha la sensazione di volare pur rimanendo ancorati a terra e sollevando il diaframma si “eleva lo spirito”. La farfalla è per eccellenza simbolo della rinascita, della trasformazione, del ciclo della vita: per poter rinascere occorre morire. Generalmente per morte intendiamo l’opposto di vita, per gli orientali invece l’opposto di morte è nascita, spiritualmente si muore e si rinasce ogni volta che usciamo cambiati da una nuova esperienza.
Se riuscissimo a vivere ogni esperienza consapevolmente potremmo ogni volta rinascere in un ciclo continuo come una spirale armonica. Lasciare andare a volte è come morire… ma morire è necessario per rinascere. Lao Tzu disse: “Ciò che per il bruco è la fine del mondo, per il resto del mondo è una farfalla”. Dipingiamo le nostre ali e proviamo a sollevare il diaframma così con un nuovo respiro ritroveremo la primavera interiore!
Tratto da : ” Poetica del Tai Chi, Appunti di Tai Chi Immaginale” di Donella Bucca