Yún shǒu /Mani come nuvole

 

In tutte forme di Tai Chi di qualsiasi stile, anche quelle brevi, ritroviamo il passaggio Yún shǒu,  sequenza che va eseguita più volte, in modo un po’ diverso in ogni stile e con applicazioni marziali diverse, ma sempre con l’intento di muovere le “mani come nuvole”.

Si traduce letteralmente 云 nuvola 手mano e può essere visto come muoversi tenendo una nuvola tra le mani e dunque poterla spostare, oppure essere immobile nel movimento come nuvole, delicatamente e impercettibilmente,  mosse dal vento.

 

Le “mani come nuvole” è un passaggio che, come anche altri, può essere estrapolato dalla “ Forma”  e utilizzato come esercizio di Qi gong per allenare la fluidità delle braccia, la stabilità della base ed il movimento a spirale del centro.

Aiuta a migliorare la stabilità posturale, il rilassamento, il radicamento, l’equilibrio e il coordinamento del movimento tra arti superiori e inferiori. Usato come esercizio di coltivazione dell’energia per sviluppare la mobilità della schiena, rilassare il collo e le spalle. Occorre immaginare di sostenere una nuvola leggera tra le mani che, unendo alto e basso, creano uno spazio  nella sfera del cuore.

Se ci esercitiamo a visualizzare la nuvola come se fosse una preoccupazione o un pensiero intrusivo, potremo allontanarla con il respiro e un delicato movimento delle braccia, rendendo “mani come nuvole” un’ottima pratica di meditazione attiva.

Mentre si esegue un passo laterale rimanendo con i piedi paralleli, lo sguardo segue le mani, che si muovono scambiandosi con uno spostamento a sinistra e destra, che vuol essere simile al movimento di una nuvola in una giornata ventosa.

Le nuvole sono leggere nel cielo ma a volte coprono il sole…il praticante è capace di spostarle con un’azione  delicata ma precisa … è l’aspetto poetico di quest’arte: se le nuvole sono pensieri e preoccupazioni disturbanti, con il Tai Chi impariamo a dissolverle.

 

Seguendo una regola valida per tutta la Forma,  ancor di più in “mani come nuvole” il movimento parte dal centro, dal Dantian, e si trasmette a braccia e gambe: la spirale che si crea fa muovere le braccia a sinistra e a destra in un’onda che disegna nell’aria sul piano verticale come un simbolo di” infinito”.

Un altro vortice “infinito” viene a crearsi sul piano orizzontale disegnato dal Dantian e la delicata spirale della colonna. Con una  torsione del busto e della vita andiamo a sviluppare l’energia a spirale a stimolare e tonificare i Reni, che nella energetica taoista sono spesso vuoti, mentre con il movimento delle braccia andiamo ad aprire e calmare il Cuore, che nella energetica taoista è spesso troppo pieno. In questo scambio tra Rene e Cuore, Acqua e Fuoco si crea la connessione energetica tra alto e basso, tra Yin e Yang che permette il flusso e la raffinazione del Qi.

Si dice che le mani debbano essere come sole e luna che si alternano nel Cielo, i passi come prati e foreste che ricoprono la Terra.

Nella Forma originale della Famiglia Yang, la sequenza delle nuvole si esegue spostandosi lateralmente a sinistra e si ripete sia nella seconda che nella terza parte .

Si crea una “nuvola Yang” sul lato sinistro e l’azione è di spinta  mentre sulla destra le spirali  si invertono dunque è un tirare con la nuvola Yin.

Questa sequenza, nonostante appaia così delicata, come ogni movimento della Forma, ha anche una finalità marziale; può avere infatti varie applicazioni, la più immediata delle quali è parare un colpo con la mano che si scambia dal basso all’alto. E’ una sequenza che appare molto piacevole da eseguire, qualsiasi cosa arrivi a colpirci deve essere visto come una nuvola e va spostata delicatamente; una parata su un attacco diretto, come può essere un pugno al volto, va intercettata e portata all’esterno con il braccio che solleviamo scambiando le mani.

 

Le nuvole di fatto sono vapore acqueo che si condensa, una nuvola è acqua che cambia stato… ritorna dunque l’immagine dell’acqua come principio base  del Tai Chi, per la sua capacità di trasformarsi adattandosi ai cambiamenti pur rimanendo se stessa; l’acqua trasformandosi si purifica e, dalle profondità più oscure, può risalire e divenire nuvola… così come nella sequenza, in un gioco tra acqua e fuoco, si realizza un movimento di vortici e trasformazioni anche se appare fluido e delicato.

Il praticante di Tai Chi impara i segreti dell’acqua…per questo può spostare le nuvole.

 

Donella Bucca

Maestra di Tai Chi, Qi Gong e Meditazione, responsabile dell’associazione Lo Spazio del Tao e autrice del libro: “Poetica del Tai Chi, appunti di tai chi Immaginale” 

 

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