lo Sgretolamento

Il mese di novembre inizia con la celebrazione dell’invisibile, con il ricordare chi non c’è più, un riconoscimento della morte.
Nel Libro dei Mutamenti, il trigramma legato a questo mese è il 23, lo sgretolamento, la disgregazione. Disgregazione significa allontanamento, disfacimento, morte, a sottolineare che a volte occorre che le cose, gli accadimenti, si manifestino nella loro distruzione. L’ Esagramma 23 raffigura il Monte sopra la Terra. Osservando l’immagine si nota che la forza Yin si espande potentemente ed è in procinto di rimuovere completamente la forza Yang che rimane con un’unica linea luminosa.
Sgretolare si può anche vedere come cadere a pezzi, soffrire, morire; ma dalla frantumazione può nascere la luce. Questo Esagramma simboleggia la fine di qualcosa, un morire a sé stessi, ed accettare che alcune cose si debbano distruggere per essere in pace.
La Montagna si sgretola per arrendersi alla Terra.
La disgregazione diviene necessaria per portare alla luce ciò che è nascosto nelle profondità,   dunque lo sgretolamento va visto come trasformazione e passaggio necessario per il rinnovamento della vita.
Esercitare saggezza significa anche lasciar andare: distruggere per ricostruire il nuovo. Questo mese va accolto come un periodo di gestazione, in cui occorre stare in quiete, lasciare che il seme muoia affinché il germoglio possa mettere radici.
Rappresentato con il trigramma Terra, che muove verso il basso con arrendevolezza e dedizione, sormontata dal Monte, la cui virtù è la quiete, l’esagramma 23, quindi, ci invita alla pazienza e all’accettazione per superare il prima possibile un momento buio, e indica come nella vita non ci sia nulla che duri per sempre. Solo il cambiamento è costante. Ogni declino, infatti, secondo la saggezza taoista presuppone e contiene in sé anche il seme del principio opposto. Accogliamo la disgregazione, dunque, come premessa per una rinascita.

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