Qi Gong – Esercizi e Respiro Tra Yin e Yang

Il Primo dei 24 esercizi del Tao è per me sempre l’inizio di ogni insegnamento. “Tai Chi Yi Yang”… così viene chiamato, e dal nome si può dedurre come sia già in essenza ciò che si andrà ad approfondire durante la lezione. Dal primo dei 24 esercizi di Qi gong della famiglia Yang si comprende come sia una pratica che realizza fisicamente la mutevolezza ( e qui mi riferisco alla connessione del Tai Chi con l’I Ching*) nel continuo fluire tra Yin e Yang.

Il Qi Gong è una pratica assolutamente propedeutica al Tai Chi ma può essere anche praticata indipendentemente. Ci sono innumerevoli forme di Qi gong arte antichissima di origini sciamaniche. L’allenamento del Qi, il Soffio, fu sviluppato dagli antichi filosofi Taoisti come pratica finalizzata ad armonizzare l’energia interiore attraverso l’osservazione della Natura, per imparare da essa come l’accrescimento vitale prenda forma sempre in modo essenziale ed efficace . Queste osservazioni per carpire i segreti della vita e della morte  portarono a concludere che in Natura tutto è scritto per opposti, tutto si traduce in polarità e dunque tutto può essere letto secondo il principio che venne chiamato Yin/Yang.

Lo Yin è legato alla Terra, l’essenza materiale, diverso e complementare a Yang legato al Cielo, immateriale, effimero. L’essere umano viene visto tra queste due stati, tra Cielo e Terra, dei quali è figlio.

Tutte le forme di Qi gong hanno lo scopo di armonizzare le energie opposte portando lo Yang nello Yin e viceversa…luce nel buio, conscio nell’inconscio. Una visione, dunque, non lineare ma circolare e sempre in movimento.

Poiché tutto ciò che esiste (da Lao Tzu  chiamato i “diecimila esseri”) è composto di materia e spirito, quando queste due essenze si separano avviene la morte. Per questo sempre più persone sentono la necessità di ritrovare la loro parte spirituale dimenticata, un richiamo dell’anima… è necessario fare delle pratiche che mantengano l’unione di corpo e anima, poiché rimanere solo nella materialità conduce all’abisso.

Praticare Qi Gong ha lo scopo di coltivare ed accrescere il Soffio Vitale, mantenendo una salutare connessione tra spirito e corpo ed allenandosi ad essere presenti consapevolmente.

Il Qi Gong porta ad una maggiore consapevolezza del respiro e comprendere che tutto ciò di cui ci nutriamo, che sia cibo, pensieri, letture, è responsabile del nostro benessere… praticare raffina la percezione della propria energia  giungere anche a scegliere comportamenti ed abitudini quotidiane più salutari che possano sostenere armonicamente la propria vitalità. La pratica infatti può portare a gestire al meglio emozioni e  relazioni,  a seguire una dieta equilibrata ed in generale ha decisamente un’azione benefica su tutti gli aspetti della vita.

Esercizi fisici, meditazioni e controllo del respiro sono dunque solo un aspetto del potere del Qi Gong, che incoraggia uno stile di vita armonioso.

Innumerevoli gli esercizi e le sequenze di Qi Gong, impossibile conoscerle e praticarle tutte: nella nostra scuola si è scelto di praticare soprattutto i 24 taoisti.

Ogni esercizio racchiude l’essenza dello Yin/Yang, ognuno è semplice e nello stesso tempo profondamente complesso per la sua geometrica bellezza. In ogni esercizio è custodito il segreto del Tai Chi, ma va scoperto, studiato e compreso a fondo.

Come dicevo basterebbe approfondire solo il primo:  l’esercizio chiamato Tai Chi Yin Yang.

Sembra così semplice e invece in questo apparentemente banale esercizio c’è custodisce il simbolo Tai Chi:  come lo esegui dice di te, di come ti muovi, di com’è la postura, se riesci a lasciare o vuoi controllare tutto, se ti affidi e abbandoni al movimento o hai paura , se sai dare ed accogliere…insomma nel primo esercizio scelto dalla Famiglia Yang come propedeutico alla “Forma” c’è tutto il Tai Chi, l’essenza. Lo si può praticare in vari modi, delicatamente o con energia…per me è come un mantra: un semplice movimento che racchiude un mondo.

Si esegue tenendo i piedi paralleli alla larghezza delle anche; il movimento come sempre deve partire dal Dantian ma per far comprendere meglio a chi comincia dico di partire dondolano le braccia in avanti e indietro cercando di non controllare il movimento ma lasciare agire la forza di gravità. Sollevare le braccia all’altezza del petto e senza forzare lasciarle cadere. Aggiungendo il dondolio del centro, le braccia andranno naturalmente un po’ indietro.

Si esegue spostando peso che va sui talloni, con il corpo che di conseguenza si organizza per andare avanti, così, mentre le mani vanno indietro il capo va in avanti per poi dondolando ribaltare il tutto…mani avanti , testa indietro eccetera… in un continuo alternarsi di Yin e Yang di simmetria e proporzioni armoniche.

La sfera della pancia deve essere il motore del movimento; immaginando che la pianta dei piedi sia curva proprio come un dondolo e spostando il peso dal tallone all’avampiede  tutte le sfere energetiche (testa, cuore, pancia)  devono organizzarsi di conseguenza. Mantenendo la presenza della struttura fisica, mentale ed emozionale ma  trovando un abbandono del corpo pur controllando la respirazione, si crea nel campo energetico uno scambio e flusso continuo di Yin e Yang.

In questo dondolarsi c’è l’inizio, il tornare bambini, il lasciarsi accadere. C’è il passare dall’acqua al fuoco, dall’energia ancestrale alla gioia del cuore, consapevolezza di un ricordo antico e presente e, nell’ attingere forza da quella spensieratezza, un semplice esercizio può diventare energia per affrontare il futuro.

Si… Praticare è tutto questo…emozione nelle cellule! Il mio obbiettivo dell’anima è passare questa consapevolezza agli allievi.

*Il Libro dei mutamenti , I Ching, è un antico testo che rappresenta attraverso simboli e linee il concetto per cui nella vita tutto è in trasformazione e suggerisce il modo per evitare la stagnazione.

Donella Bucca è Maestra di  Tai chi, Qi Gong, Meditazione e Medicina Cinese.

Laureata in lettere e Filosofia è Presidente dell’ associazione lo Spazio del Tao, che si occupa di diffondere pratiche taoiste di benessere

Autrice del libro : Poetica del Tai Chi – appunti di Tai chi immaginale

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