La discesa profonda

Il Tai chi si basa sul principio secondo cui la morbidezza vince sulla durezza, tutta la pratica, la meditazione e gli esercizi hanno come obbiettivo quello di sviluppare la forza interiore, il Qi, e non quella muscolare. Se l’energia interna può essere coltivata a prescindere dall’età, non è così per i muscoli.

Nelle applicazioni marziali, la cosa più difficile per chi ha poca esperienza è non opporre resistenza, imparare ad accogliere;  decidere di cedere è molto difficile perché il nostro istinto ci porta ad usare per prima cosa i muscoli. La capacità di cedere va allenata e coltivata con costanza.

Il passaggio che allena questo principio, e che nella forma ritroviamo più volte, è il Loi o Lu. Uno dei quattro passaggi fondamentali del Tui Shou; tra i quattro, chiamati anche le 4forze morbide, 4 cancelli, Loi è l’unico Yin.

Con il Loi si mette in pratica la tecnica dell’utilizzare la forza dell’avversario piuttosto che contrastarlo. Loi è la discesa profonda, il cedere strategico nell’accompagnare  l’avversario in basso con un movimento a spirale.

Loi è la forza interna che consente di deviare, assorbire e condurre al vuoto gli attacchi esterni o tutto ciò che tenta di invadere il nostro spazio vitale. Nell’applicazione marziale è: attrarre verso il vuoto.

Le braccia guidate dalla rotazione del centro accompagnano l’avversario lateralmente, facendolo scivolare dall’alto verso il basso lontano dal proprio corpo.  I gomiti sono aperti a dare forma tondeggiante alle braccia, che diventano ali.

Loi viene tradotto  “ritirarsi ruotando”. Nei “Classici del Tai Chi” il movimento è associato al trigramma Terra, lo Yin per eccellenza viene detto “la madre”, simboleggia la femminilità assoluta e dunque la cedevolezza, l’accoglienza.

Quando si allena questo tipo di movimento occorre cedere mantenendosi comunque in apertura, i gomiti si aprono, le ali si preparano a planare in basso. La mano destra guida il movimento senza avvicinarsi al corpo, il palmo termina rivolto verso il basso; la sinistra accoglie con il palmo in alto. L’idea è quella di un perno sul quale gira una ruota indietro.

La strategia per sradicare l’altro è quella di aumentare per un attimo lo Yang prima di cedere. Approfondire e intensificare il Doppio Peng prima del Loi che incontriamo nella forma, per esempio indurrà l’avversario ad utilizzare una forza maggiore,  a quel punto cedendo potremo ribaltare la situazione aprendo i gomiti, ruotando il corpo , accompagneremo l’altro in basso, con estrema facilità.

Occorre un profondo radicamento ma l’attenzione va mantenuta nell’apertura della zona lombare, soprattutto nella zona verso cui avviene la torsione; quella zona deve aprirsi e fare spazio internamente all’energia dell’Acqua così come esternamente si fa spazio al corpo dell’avversario.

Il segreto del Loi è quello di essere come l’acqua, adattarsi , trasformare accogliere. Se l’energia dell’acqua è bloccata, se la zona lombare si chiude, allora non ci sarà sufficiente energia, la forza potente e dolce dell’acqua data dall’apertura dell’energia del rene sarà bloccata dalla paura (in MTC emozione collegata ai reni)

Imparare a praticare Loi , lasciando “affondare il Qi nel Dantian” pur mantenendo le sfere energetiche allineate, il diaframma aperto e il capo sospeso, porta ad acquisire estrema potenza con un rilassamento profondo.

Imparare a cedere significa decidere di accogliere, accettare senza paura consapevoli che tutto è circolare.. da lì, dalla discesa profonda, comincia la risalita.

 

Canto del Loi dai classici del Tai Chi 

“Lascia entrare l’avversario

Poi ruota con la sua forza

Non resistere e non perdere il contatto

Devi diventare leggero e agile

Lascia che la sua forza sia spinta fino al massimo, si esaurirà

Quando la sua forza si è così svuotata

Puoi farlo cadere o svuotarlo a piacimento

Mantieni sempre il tuo equilibrio senza lasciare all’avversario la possibilità di prendere vantaggio”

 

Donella Bucca

Maestra di Tai Chi, Qi Gong e Meditazione autrice del libro : “Poetica del Tai Chi, appunti di Tai Chi Immaginale” – https://lospaziodeltao.it/il-libro

 

 

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