Meditazione dell’Uovo Cosmico

L’uovo ha una forma sacra,  è immagine dell’origine, archetipo primordiale da cui tutto prende respiro.

In ogni tempo, in ogni cultura, l’uovo parla di ciò che non ha inizio né fine, il tutto racchiuso in uno. L’uovo è la vita che pulsa, simbolo della primavera e della rinascita.

Decorate o di cioccolata in questo periodo sono sulle tavole di tutti.

 

Pare che l’usanza dello scambio di uova  decorate si sviluppò nel Medioevo, come regalo alla servitù. Nel medesimo periodo l’uovo decorato, da simbolo della rinascita primaverile della natura, divenne con il Cristianesimo il simbolo della rinascita dell’uomo in Cristo. L’uovo simboleggia anche la pietra del sepolcro che si apre, e il Cristo che risorge. Uovo simbolo della  promessa che la morte non è fine, ma soglia.

 

L’usanza di regalarsi delle uova  risale addirittura all’epoca dei Persiani: già allora le uova erano considerate un alimento dal significato profondo, simbolo di buon auspicio e di fertilità.

In molte culture antiche, dall’area mediterranea alla Persia, le donne si riunivano all’equinozio di primavera, portando uova dipinte di rosso, colore del sangue mestruale e del sole che rinasce. Venivano donate come simboli di fertilità, oppure sepolte sotto la soglia delle case per protezione.  L’uovo diventava così un ponte tra l’inverno e la primavera, tra il corpo e lo spirito. Era un modo per dire: tornerà la vita, anche dopo la notte.

 

La simbologia dell’uovo appartiene al mondo !

Nel cuore dei miti antichi, l’uovo non è mai stato considerato solo un oggetto:

è portale, è matrice sacra, è quel silenzioso “prima” che precede ogni creazione.

 

Nella cosmologia orfica,  cuore esoterici dell’antica Grecia, la dea Notte (Nyx), principio primigenio e oscuro, depose un uovo d’argento nell’abisso dell’Erebo.

Un vento del Nord, spirito invisibile e maschile, lo fecondò con il soffio.

Da quella unione invisibile e sacra nacque Eros, non l’amore sensuale, ma la forza generatrice dell’universo, l’energia coesiva che spinge tutto ciò che è separato a unirsi.

 

Nel mito greco Zeus si trasformatosi in cigno  fecondò Leda, regina di Sparta, mentre riposava sulle rive. Da quell’unione, Leda depose due uova da cui  nacquero i gemelli Castore e Polluce, i Dioscuri, uno mortale, l’altro immortale. Uno legato alla terra, l’altro al cielo. A rappresentare la dualità sacra della creazione: luce e ombra, corpo e spirito, morte e resurrezione.

 

Ma l’uovo è da sempre un simbolo alchemico…e lo ritroviamo anche nell’antica Cina. Nel mito Taoista, l’Uovo cosmico appare come principio assoluto. Racchiude in sé Yin e Yang, in danza eterna e fluida, come il giorno e la notte, come il fiore e la radice.

Nel cuore di quell’uovo dormiva Pangu, gigante cosmico, spirito del primo respiro.

Si racconta che dopo migliaia e migliaia d’anni di gestazione silenziosa, Pangu si ridestò. Sentì dentro sé il bisogno di separare ciò che era mescolato: la luce dalla tenebra, l’alto dal basso, l’invisibile dal visibile. Con la forza dell’intento e il taglio di un’ascia di luce, spezzò il guscio cosmico.

Le parti leggere si alzarono a formare il cielo, quelle pesanti discesero e divennero terra. E lui, colmo di compassione, rimase tra i due mondi, ergendosi come ponte vivente fra le sfere, crescendo ogni giorno per tenere separato ciò che altrimenti si sarebbe fuso.

Quando il suo compito fu compiuto, si dissolse. E dal suo corpo nacque il mondo: i suoi occhi si fecero astri, il suo respiro vento, il suo sangue fiume. E dall’eco della sua anima, discesero gli uomini.

Così, dalla rottura di quell’unico uovo, nacque il Tutto.

Nel linguaggio dei simboli, l’uovo è anche lo zero: cerchio che contiene ogni cifra, nulla che custodisce il tutto. È la madre dei numeri, come lo spazio vuoto è la madre di ogni forma.

Così l’uovo rimane, anche oggi, simbolo vivente della vita che si rinnova, della luce che nasce dal buio, dell’anima che si risveglia nel grembo del cosmo.

Buona Pasqua a tutti!!

 

Meditazione dell’Uovo Cosmico

ritorno alla sorgente

 

Chiudi gli occhi.

Porta il respiro nel ventre.

Lascia che tutto si calmi, come la superficie immobile di un lago all’alba.

 

Immagina ora, nel cuore del tuo petto, un piccolo uovo di luce.

Perfetto. Intero. Silenzioso.

Non è solo forma: è origine. È tutto ciò che è stato, tutto ciò che sarà.

È la memoria del cosmo prima del tempo.

 

Dentro quest’uovo, pulsa l’universo.

Yin e Yang danzano nel loro abbraccio primordiale.

Luce e tenebra si intrecciano senza conflitto.

Fuoco e acqua, aria e terra, si custodiscono l’un l’altro, in un respiro comune.

 

Respira.

Senti che anche tu sei contenuto in questo uovo.

Tu sei la cellula, il seme, il cielo e la terra.

Tu sei l’attesa, la trasformazione, il compimento.

 

E ora, con il prossimo respiro, senti l’uovo aprirsi.

Non si rompe con violenza: si schiude con amore, come il fiore che fende la neve.

Da questa apertura nasce la tua forma più vera.

Non quella che il mondo vede.

Ma quella che l’anima ricorda.

 

Tu sei la scintilla che vegliava nel guscio.

Tu sei Pangu che separa cielo e terra.

Tu sei l’alchimista che unisce gli opposti.

Tu sei la Dea che depone l’uovo d’argento nel buio.

Tu sei il ritorno alla Grande Madre.

 

Ascolta il silenzio che viene dopo.

Non è vuoto.

È culla.

È preghiera.

 

E lentamente, aprendo gli occhi, ricorda:

Ogni giorno, tu puoi rinascere.

 

 

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