Finire per ricominciare

Ogni movimento nel Tai Chi è un continuo passaggio da visibile ad invisibile, un muovere energia consapevolmente tra Vuoto e manifestazione…Yin/Yang

L’apprendimento nel Tai Chi è circolare come lo è il tempo, e comprendere questo dissolve ogni paura. Quando gli allievi a fine anno mi chiedono di ricominciare, di riprendere la Forma dall’inizio , per me significa che l’insegnamento comincia ad essere efficace; è una grande gioia quando si accorgono che non c’è un punto di arrivo ma che si tratta solo di diversi livelli di apprendimento e che la conoscenza diviene solo man mano più profonda.

Si ricomincia da capo perché l’inizio è tutto, perché si impara a lasciare ed accogliere il nuovo, perché si comprende sempre di più che la conoscenza non è un accumulo di nozioni ma un approfondimento sempre più consapevole… per questo voglio parlare dell’inizio anche se siamo alla fine dell’anno scolastico… perché appunto se c’è un inizio questo coincide con la fine;  un ricominciare con una coscienza ampliata, percorrere la via conosciuta ma sempre nuova.

E’ bello poter ricominciare avendo già esperienza di ciò che andremo a fare ma con la voglia di scoprire di più:  è bello tornare al primo movimento!

Dico sempre che imparare il primo movimento è come passare dal Nulla al Tutto.

A differenza di come si esegue  solitamente, la Forma lunga della famiglia Yang, come insegnata dal maestro Chu King Hung, comincia con apertura della gamba destra e non  sinistra.

Perché mai a destra quando è risaputo che per le pratiche taoiste tutto comincia a sinistra visto che il sole sorge ad est ?

La destra è Yin, il tramontare, perché l’alba Yang è la luce, è dove comincia il giorno. Nel Tao Te Ching è scritto: “Le diecimila cose sono nate dall’essere, l’essere è nato dal non essere”… l’inizio dunque è Yin.

Il primo gesto è guidato dall’intenzione di tornare all’origine, alla profondità, alla madre, all’acqua da cui tutto nasce. L’inizio della Forma è il morire del seme per divenire germoglio che con forza immensa spacca la terra aspirando al sole, è il passaggio dal buio alla luce.

Nelle tre parti della Forma, in cui ogni fine è una chiusura apparente, il gesto finale è Yin…una inspirazione… il nuovo inizio.

Dunque non c’è inizio né fine,  durante la Forma si è in un tempo senza tempo, la meta è il percorso stesso poiché essere nel Tao significa essere in cammino.

La necessità dell’anima viene prima di quella del corpo. Perché qualcosa accada è necessaria la mancanza, occorre il vuoto, uno spazio da riempire. L’inizio è la potenzialità infinita l’idea, l’insostanziale, l’anima; e poiché il Vuoto è anche l’obbiettivo ultimo del Tai Chi, il tornare al Vuoto non è altro che tornare al principio prima dell’essere.

Si comincia con lo Yin , con la gamba destra…

Questa è la ciclicità della manifestazione. L’inizio coincide con la fine e la fine con l’inizio e tutto questo accade seguendo una spirale armonica della consapevolezza. Si ricomincia dal buio, dalla Terra, dall’ascolto, dal femminile, dal Vuoto , dalle possibilità infinite, dalla profondità…dallo Yin.

Che sia sempre un nuovo inizio…un nuovo sé più consapevole.

 

 

 

 

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