
Sōng
Quando iniziai a praticare il Tai Chi, compresi subito che la qualità del movimento richiesta era distante dagli stereotipi delle arti marziali tradizionali e ancor più dalla tensione muscolare del balletto. Era una qualità di non-tensione vigile, simile a quella della danza sensibile o del contact improvisation: la qualità Sōng. Quando ho sentito parlare per la prima volta del Sōng, mi è venuta in mente la parola inglese “song”, canzone. Ho immaginato un corpo che canta, che vibra armoniosamente con la vita.
Il termine cinese ” Sōng ” viene spesso tradotto con “rilassamento”, ma questa traduzione non rende pienamente il suo significato. Non si tratta di una semplice assenza di tensione, bensì di un rilassamento attivo, un rilascio consapevole del corpo senza perdita di struttura e vitalità. Nel Tai Chi, Sōng è la capacità di lasciare andare le tensioni superflue permettendo alla gravità di agire, mentre la struttura ossea rimane allineata e sostenuta.
Song implica uno stato di apertura, un equilibrio tra terra e cielo, non può essere inteso solo come un rilassarsi, ma significa equilibrio. Mantenere l’allineamento scheletrico permette di ridurre lo sforzo muscolare e correggere progressivamente le posture scorrette. Il lavoro di immaginazione è molto importante: se penso sia la struttura scheletrica a sostenermi, tendini, legamenti possono usare uno sforzo quasi nullo e muscoli e organi possono davvero respirare.
Se il Cielo (Padre) sostiene la struttura, allora tutto il resto del corpo può rilassarsi accolto dalla Terra (Madre)muscoli, tendini e organi possono rilassarsi. Questo principio crea una sensazione di galleggiamento, come se il corpo respirasse attraverso ogni spazio interno. Per ottenere ciò, è essenziale immaginare spazio tra le ossa, tra i muscoli, tra gli organi, e aprire tutti i “cancelli” del corpo, quei punti dove il Qi potrebbe ristagnare anziché fluire liberamente.
Nel Tai Chi, il terzo principio della forma Yang si riferisce a ” Sōng Yao” (鬆腰), tradotto con: rilassare la vita. Quando la sentii per la prima volta questa frase mi fece sorridere perché la intesi in modo poetico: per praticare bene Tai Chi occorre rilassarsi nella vita!
Yao in cinese non vuol dire affatto vivere, ma indica l’intero centro del corpo, dall’articolazione delle anche al diaframma. Questa parte del corpo viene considerata il motore del movimento: se è rigida, l’energia si blocca; se è rilassata, il Qi può scorrere, permettendo una postura più radicata e una maggiore potenza nei movimenti. Yang Chengfu affermava: “Se ci manca la potenza, dobbiamo cercarne la causa nella vita”…interessante traduzione!
Interessante perché sappiamo che nella lingua italiana, il termine “vita” indica sia il centro del corpo sia l’esistenza stessa: mi piace pensare quindi che il concetto di rilassare la vita non si limiti solo al significato di allentare la tensione fisica, ma sia anche affrontare la vita con maggiore apertura e fiducia.
Il concetto di Sōng non riguarda solo il corpo, dunque, ma anche la mente. Una mente rilassata e presente permette al corpo di essere in uno stato di rilassamento attivo. Il nostro stato interiore influenza direttamente la postura, il respiro e il modo in cui ci muoviamo. Il mio maestro diceva: “Se il corpo sa cosa fare, allora si può essere in uno stato di Song, e il Qi può circolare liberamente”.
L’ideogramma cinese di Sōng (松) rappresenta un albero, simbolo di stabilità e radicamento, ma anche di flessibilità e crescita che prende nutrimento dalla terra umida e dal sole infuocato. Song è dunque l’equilibrio tra solidità e morbidezza, tra fermezza e adattabilità, un galleggiare tra Cielo e Terra.
Di fatto il termine cinese non ha nulla a che fare con il cantare però a pensarci bene quando si canta si è in una situazione di rilassamento, il suono della voce vibra anche all’interno degli organi che si armonizzano ognuno con un particolare suono, inoltre occorre che ci sia una cassa di risonanza vuota affinché uno strumento musicale suoni. Anche se so che Sōng in cinese non significa cantare, tra assonanze di linguaggi diversi mi piace pensare che quando raggiungiamo “Sōng” nel Tai Chi riusciamo a far cantare ogni cellula. Sōng i è presenza rilassata, è galleggiare tra cielo e terra, è un canto poetico alla vita con tutto il nostro essere, è accogliere con un sorriso tutto ciò che accadrà…portare Sōng nella vita è avere un grande potere.
Donella Bucca è fondatrice e presidente dell’associazione Lo Spazio del Tao, ha un passato come danzatrice professionista, è maestra di Tai Chi , Qi Gong e Meditazione, studiosa di medicina cinese ed alchimia taoista e autrice del libro: “Poetica del Tai chi, appunti di Tai Chi Immaginale”.
Acquerello dell’autrice