La Gru Bianca: dispiegare le ali per elevare lo spirito.

di Donella Bucca

Con il Tai Chi si impara a volare, le braccia sono ali… questa è una delle prime cose che ho imparato dai miei maestri ed una delle prime cose che insegno ai miei allievi: si impara a galleggiare tra cielo e terra e volare aprendo il cuore.

Le braccia infatti appartengono alla sfera del cuore…del resto è solo con la leggerezza del cuore che noi umani possiamo volare.

Molte delle figure del Tai Chi sono ispirate all’osservazione di animali di cui riproducono le movenze e le caratteristiche archetipiche.

Le ali di cui si parla nel Tai Chi sono quelle della gru, uccello spesso rappresentato nelle opere d’arte cinesi e giapponesi. La gru sta su una zampa…ha un equilibrio perfetto, una postura elegante e regale

Nella Cina antica la Gru Bianca o l’Airone rappresentavano longevità e saggezza, altre a simboleggiare libertà del volo ed essere il tramite fra Cielo e Terra

In tutte le scuole e nelle varie forme di Tai Chi è sempre presente la posizione della Gru Bianca, del resto si narra che la stessa nascita del Tai Chi Chuan risalga alla visione di Chang San Feng, il quale si dice fosse stato ispirato ad elaborare una nuova tecnica marziale, osservando il combattimento tra una Gru ed un Serpente.

La posizione della Gru Bianca che spiega le ali, riprende l’immagine di una gru che sosta poggiandosi su una sola zampa ma è pronta a volare; il peso sta su una gamba che radicandosi a terra diventa base per elevarsi al cielo.

E’ in assoluto la posizione che più in tutta la forma manifesta eleganza e nobiltà; il movimento evoca armonia e leggerezza e nello stesso tempo stabilità e potenza.

La traduzione occidentale rispecchia alla lettera il nome cinese e ne descrive la dinamica dell’esecuzione: Bái Hè Liàng Chì – La Gru Bianca dispiega le ali.

Il riferimento alla Gru (Hè) rimanda alla posizione delle gambe: il peso sul tallone della gamba posteriore, il centro indietro, la gamba anteriore si avvicina all’altra mentre il piede si appoggia di punta. Contemporaneamente il braccio sinistro si solleva nella terza posizione del Qi Gong, con la mano destra all’altezza della nuca e palmo verso l’esterno, e la mano destra rimane in basso nella quarta posizione del Qi Gong, palmo yin.  Liàng Chì: le ali si aprono e la gru appare nel suo splendore e luminosità di colore bianco (Bái)

La posizione è come seduta stabilmente sulla gamba di terra, dal tallone parte la spinta per elevarsi espandendo il corpo in basso e in alto proprio come un albero che ben piantato a terra si eleva verso il sole. Le braccia assumono la forma di due archi, la mano alta davanti alla tempia e gomito alto senza sollevare la spalla, l’altro braccio in basso e nel corpo si crea una espansione dinamica verso l’alto che apporta benefici anche a livello posturale ed articolare. Eseguendo questa forma con attenzione e la giusta intenzione (Yi) si ottiene un allungamento della colonna, e nel raccogliere il diaframma, una espansione del corpo e un conseguente allungamento dei meridiani (Milza, Cuore e Maestro di Cuore) e conseguente riequilibrio del sistema digestivo e  cardiocircolatorio.

Nel movimento Yin raccolgo, nello Yang espando…tutta la forma è una pulsazione.

Si espira immaginando di spingere sia verso l’esterno con la mano alta (marzialmente una parata da un pugno al volto) che verso il pavimento con la mano bassa (a parare un calcio) mentre la gamba che non ha il peso è libera per un potenziale calcio.

“La Gru bianca apre le ali” si ripete più volte nelle tre parti della Forma Originale della Famiglia Yang e manifesta l’elemento più alto, quello che più rende l’idea della crescita; nell’intenzione, dunque, non può che essere movimento LEGNO.

Elevare lo spirito è l’essenza… il primo dei dieci principi del Tai Chi secondo Yang Chengfu si esprime splendidamente nella esecuzione della Gru.

Eleganza, regalità, potenza: “Uno spirito vuoto si estende fino alla sommità del capo”.

Tenere la testa dritta e la colonna allineata è il prerequisito per attivare lo Shen.

Secondo la tradizione taoista su cui tutta la pratica si basa, l’allenamento del Tai Chi ha funzioni alchemiche. La pratica del Tai Chi si basa infatti sul principio dei Tre Tesori (San Bao) ed è finalizzata a trasformare il Jing in Qi, il Qi in Shen e lo Shen in Xu; ovvero raffinare l’energia per tornare al Vuoto.

Oltre ad abilità e morbidezza, affinché l’energia della mente possa giungere al Vuoto uno dei requisiti è la presenza…la giusta intenzione.

La gru bianca che spiega le ali è uno dei movimenti che permette allo Shen di raffinarsi e raggiungere il punto più alto, esprimendo la capacità di dirigere l’energia alla sommità del capo, la corona.

Elevare lo spirito, aspirando al Vuoto; essere come una canna di bambù, vibrare dentro attraverso la creazione dello spazio tra gli organi alla ricerca dell’energia insostanziale.

Per chi pratica da poco è difficile comprendere tutto questo, eppure è possibile svuotare la mente ed elevare lo spirito divenendo Gru Bianca e spiegare le ali provando a guardare il mondo da un’altra prospettiva… il Tai Chi è magia.

 

 

 

 

 

 

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