Il tocco del Maestro

L’importanza del tocco nel trasmettere conoscenza e apprendere con il corpo.

Siamo in un momento storico in cui pur così connessi siamo sempre più separati…
In un mondo in cui, sempre di più, ci ritroviamo ad interagire attraverso un computer, purtroppo spopolano le lezioni online anche per le discipline olistiche e sempre più persone credono di poter imparare il Tai Chi attraverso lo schermo. Sento quindi la necessità di ribadire che l’arte del Tai Chi è basata sulla percezione e il controllo del flusso energetico, e uno degli strumenti principali per sviluppare queste capacità è il tocco. Il tocco del maestro è essenziale per trasmettere conoscenze che non possono essere apprese solo con la teoria o con l’osservazione.

Si sa bene che il tocco ha un’importanza fondamentale nella vita umana, poiché rappresenta una delle forme più profonde di comunicazione e connessione. Attraverso il contatto, infatti, il Maestro trasmette non solo tecniche, ma anche principi energetici e filosofici, permettendo all’allievo di integrare corpo e mente in un equilibrio dinamico e armonioso.

Il tocco del Maestro nel Tai Chi è molto più di una semplice correzione fisica. Attraverso il contatto diretto si possono trasmettere principi energetici e interiori che altrimenti sarebbero difficili da comprendere.

Nel Tai Chi, l’interazione fisica tra maestro e allievo non è solo un mezzo per insegnare movimenti, ma serve a creare una connessione profonda. Il maestro utilizza il contatto fisico per guidare l’allievo nell’esplorazione della propria energia interna (il Qi) e per aiutarlo a riconoscere i punti di tensione o squilibrio nel corpo.

Questa relazione fisica è particolarmente evidente nel Tui Shou. L’atto di “spingere con le mani” non riguarda la forza fisica, ma piuttosto la capacità di percepire l’intenzione e il movimento dell’altro attraverso un contatto morbido e continuo. Il maestro usa il tocco per insegnare all’allievo come “ascoltare” con le mani, riconoscendo la direzione e l’intenzione del movimento dell’altro senza reagire impulsivamente.

Nel Tui Shou, il tocco non è mai aggressivo, ma rappresenta un dialogo energetico tra maestro e allievo. Attraverso questo tocco, il maestro guida l’allievo non solo nel movimento esterno, ma anche nell’apprendimento interiore: la connessione tra mente, corpo ed energia. La relazione fisica stabilisce anche un rapporto di fiducia tra maestro e allievo. Il contatto non è invasivo, ma aiuta a prendere consapevolezza del proprio corpo e dei propri limiti.

In questo dialogo fisico, l’allievo impara non solo a difendersi e a neutralizzare gli attacchi, ma anche a comprendere se stesso, sviluppando una sensibilità e una consapevolezza che sono il cuore del Tai Chi .

Ci sono cose che non è possibile comprendere online, soprattutto se si è all’inizio. Per imparare il Tai Chi serve la guida di un Maestro, per comprendere è indispensabile il tocco che possa indirizzare lungo il cammino della conoscenza e della crescita interiore.
La pratica, in questo modo, può diventare un viaggio verso l’armonia.

A coloro che mi contattano per l’online suggerisco di trovare un maestro nelle vicinanze…a chi vuole studiare con me, sono a sud di milano e mi diverto anche a disegnare

Donella Bucca è fondatrice e presidente dell’associazione Lo Spazio del Tao, ha un passato come danzatrice professionista, è  maestra di Tai Chi , Qi Gong e Meditazione, studiosa di medicina cinese ed alchimia taoista e autrice del libro: “Poetica del Tai chi, appunti di Tai Chi Immaginale”.

 

 

 

 

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Consenso ai cookie GDPR con Real Cookie Banner