Il Tai Chi è un viaggio…

Ho chiesto ai miei allievi quali parole userebbero per spiegare ad un amico che tipo di pratica stanno facendo e ciò su cui tutti hanno concordato è che è difficile spiegare a parole cosa significhi praticare Tai Chi.

Mentre chiunque oramai sa cosa sia lo Yoga, o per lo meno ne ha un’idea, pochissimi sanno davvero cosa sia quest’arte taoista.

Come lo Yoga anche il Tai Chi Chuan si pone l’obiettivo di armonizzare corpo e mente. Lo si fa attraverso il concetto di energia vitale chiamata C’hi o Qi che scorre nel corpo attraverso dei canali detti Meridiani, usati anche nella digito pressione dello Shiatsu e nell’Agopuntura.

A differenza dello Yoga, nel Tai chi si ricerca il completo rilassamento muscolare che viene chiamato “Song”, l’attenzione va focalizzata sul centro (Dan Tien) attivando la tensione tra la struttura scheletrica che va sentita sospesa e tendente al cielo, e la struttura muscolare che deve cedere alla gravità per realizzare ciò che viene chiamato “radicamento”.

Tutta la pratica va fatta in piedi poiché è dalla terra che deve risalire quell’energia che genera il movimento, movimento che presuppone l’attenzione cosciente: occorre che la mente si plachi, il respiro diventi profondo e il diaframma sia libero. L’attenzione e la presenza costante durante tutta la pratica necessitano precisione e lentezza.

Esiste una vastissima letteratura che parla del Tai Chi come filosofia di vita e tantissimi studi che ne stabiliscono i benefici sulla salute, quindi non starò qui ad elencarli… voglio solo provare a raccontare cosa è il Tai Chi per me.

Ad un certo punto della vita può accadere di sentire la necessità di  intraprendere un percorso alla ricerca di sé..il Tai Chi è uno dei percorsi, ricco di implicazioni filosofiche, esoteriche, alchemiche e trasformative, per me (che ovviamente sono di parte) è il più bello e affascinante.

Incontrare un maestro di Tai Chi ed innamorarsi di quest’arte è un dono.

Quello che tutti vedono come una danza molto lenta è un “allenamento della estrema polarità”. Ma che significa?

Significa che questa arte antichissima, divenuta patrimonio dell’umanità, è più che mai moderna e attuale perché basata sul principio di non dualità: Non esiste bene o male, giusto o sbagliato, esiste bianco e nero, esiste il bianco nel nero e il nero nel bianco, niente è assoluto. Essere nel Tao è essere Yin e Yang simultaneamente.

Nel Tai Chi non ci sono posizioni ma movimenti, ci si allena a meditare in piedi, “galleggiando” da un movimento all’altro, seguendo il flusso del respiro.

I movimenti armonici che sembrano una danza lenta e delicata sono di fatto il mezzo meraviglioso attraverso il quale possiamo allenare a sentire nel corpo energie opposte e complementari che nell’esecuzione delle applicazioni marziali diventano potenza pura, con sforzo muscolare minimo o addirittura nullo. Viene chiamata arte interna proprio perché da fuori il movimento è minimo, ad occhi esterni il risultato è incomprensibile.

Tai Chi è unione di Yin e Yang, arte della suprema polarità; un allenamento e studio minuzioso nel corpo, di azioni, movimenti ed energie che per il pensiero comune sono in contrapposizione ma che vanno attuati simultaneamente con l’obbiettivo di realizzare l’unione degli opposti, ossia il Tao.

Delicatezza, armonia, coordinazione ed equilibrio sono solo il primo stadio del percorso, uno studio approfondito e costante può portare benefici sulla salute poiché fare Tai Chi è mettere in movimento le energie degli organi e sentirne il flusso armonico attraverso i meridiani del corpo, ma è anche relazione con l’altro, scambio e gestione del conflitto per comprendere alla fine che non esiste io o tu ma solo ciò che insieme possiamo creare. Può, dunque, essere visto come un percorso spirituale che si pratica allenandosi a combattere, senza violenza, con dolcezza, con il darsi all’altro, avversario che è prezioso perché è attraverso l’altro che io posso allenarmi, è attraverso l’altro che riesco a cogliere i miei errori, le mie mancanze… e trasformarle.

Attraverso la Pratica del Tai Chi si può imparare a vedere la relazione come l’unica cosa che esiste al di là dell’io e del tu: tutto è relazione;  non dice questo anche la fisica moderna?

Per chi non lo conosce, il Tai Chi, essendo una tecnica molto lenta, può apparire come qualcosa di noioso; ma è proprio attraverso lentezza e precisione che dall’estremo controllo si arriva ad abbandonare il controllo, e a volte accade di eseguire la Forma in un tempo senza tempo, in un luogo del vuoto… ed essere nel Tao.

Un percorso con il corpo attraverso il corpo per mettere in atto la bellezza di essere natura e fondersi in questa bellezza, divenire tutto e nulla simultaneamente. Nella purezza dell’abbandonarsi al flusso della vita, si aspira al dissolversi dell’IO per scoprire il Sé.

Il Tai Chi è un viaggio la cui meta è l’Infinito…

 

Donella Bucca

 

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